69. ("Agamemnon", "Hom. Gaio Genio, cavaliere romano, uomo non privo di spirito e abbastanza colto, essendosi recato a Siracusa per trascorrervi un periodo di vacanza, come lui stesso era solito dire, e non per e oncludere af fari, andava dicendo di voler comprare una villetta dove potesse invitare gli amici e divertirsi senza essere disturbato da importuni. Si, ma è nell'interesse della patria stessa avere i cittadini affezionati ai propri genitori. Questo è stato riconosciuto spesso in altre occasioni e specialmente da Gaio Fabrizio, console per la seconda volta durante la guerra contro Pirro, e dal nostro senato. "Dunque, se ci fosse un'unica tavola e due naufraghi, tutti e due sapienti, entrambi dovrebbero afferrarla o uno dovrebbe cedere all 'altro? " Avendo offerto in voto a Diana quello che di più bello fosse nato nel suo regno in quell'anno, immolò Ifigenia, della quale, almeno in quell'anno, niente era nato di più bello; avrebbe dovuto fare a meno dì promettere, anziché commettere un delitto così infame. Costoro pensano di non avere alcun vincolo giuridico o sociale, a causa dell'utile, con i propri concittadini, opinione, questa, che disintegra ogni società umana. Marco Attilio Regolo, console per la seconda volta, catturato per mezzo di un'imboscata in Africa, quando era a capo dell'esercito nemico Santippo, generale spartano, e comandante supremo Amileare, padre di Annibale, fu inviato al senato sotto giuramento che sarebbe tornato a Cartagine, se non fossero stati restituiti ai Cartaginesi alcuni nobili prigionieri. Tu ricevi da parte di tuo padre, o figlio Marco, un dono grande, a parer mio, ma il cui valore dipenderà dalla maniera con cui tu l'accetterai. In modo particolare, poi, c'è confusione tra i doveri nelle amicizie, perché è contrario al dovere non concedere agli amici quello che si potrebbe dare giustamente e concedere loro quanto non sarebbe giusto. Ma poiché egli è tale che giudica unico bene ciò che è onesto, e ritiene che le cose in contrasto con l'onesto, pur con una certa apparenza di utile, non rendano la vita migliore con il loro apporto, né la rendano peggiore con la loro mancanza, perciò non sembra che egli avrebbe dovuto introdurre un discorso di tal genere, nel quale ciò che sembra utile viene messo a paragone con ciò che è onesto. Ad esempio, poiché gli àuguri dovevano trarre gli auspici sulla rocca ed avevano ordinato a Tiberio Claudio Centumalo, che aveva una casa sul Celio, di abbattere quelle parti che, con la loro altezza, erano di ostacolo agli auspici, Claudio mise in vendita il caseggiato, che fu acquistato da Publio Calpurnio Lanario. Riguardo, poi, all'affermazione che quanto molto utile diviene anche onesto, (si dovrebbe dire) anzi che lo è, non lo diventa: nulla, difatti, è utile se non è onesto, e non è onesto perché utile, ma utile perché onesto. 84. Ma in tutti questi casi esiste una sola regola, che desidero ti sia notissima: o che non sia turpe quello che sembra utile o, se è turpe, che non sembri essere utile. "Ho importato la merce, l'ho esposta, la vendo a un prezzo non maggiore degli altri, forse anche minore, poiché ne ho una quantità più grande. Si chiede anche questo: se un saggio ha ricevuto senza accorgersene monete false per buone, quando verrà a saperlo potrà darle in pagamento come buone, a qualche debitore? E se è da biasimare chi tace, come devono esser giudicati quanti sono soliti servirsi di discorsi ingannevoli? 31. 97. L'identica cosa è divenuta usuale in fatto di poesia, di dipinti e in molti altri campi, sicché i profani traggono diletto e apprezzano quelle cose che non devono essere apprezzate, per il motivo - credo - che è insito in esse un qualcosa di onesto, che affascina gli inesperti, i quali d'altra parte non possono giudicare i difetti propri di ciascuna opera; perciò, quando sono illuminati da esperti, facilmente cambiano la loro opinione. 72. A torto, perché la norma dell'utile è la stessa dell'onesto. 83. 100. Sulle prime quello faceva il difficile. Lo negano la grandezza e la fortezza d'animo. Scopri le migliori offerte, subito a casa, in tutta sicurezza. Dovremmo essere abbastanza convinti, se pure abbiamo fatto qualche progresso nello studio della filosofia, che, pur potendo tenere all'oscuro tutti gli dei e gli uomini, ciò nonostante non dobbiamo compiere niente per desiderio di guadagno, niente con ingiustizia, niente per passione o smoderatezza. Bisogna cederla, ma a colui la cui vita è di maggiore importanza per sé o per lo Stato. Eppure in questi tre tipi di virtù essi si destreggiano con una certa abilità, in qualunque modo possibile: introducono (nel loro sistema) la prudenza come la scienza che somministra i piaceri e allontana i dolori. Non è mai utile, dunque, cadere in fallo, perché è sempre disonesto, e, poiché è sempre onesto essere probi, è sempre utile. 'Molti gli iniqui ed infedelí al regno, pochi i benevoli'. Di qui nascono i pugnali, i veleni, i falsi testamenti, di qui i furti, i peculati, le spogliazioni e le depredazioni degli alleati e dei concittadini, di qui sorge la cupidigia di eccessive ricchezze e di intollerabile potere e, infine, anche la bramosia di regnare nelle libere città, bramosia di cui niente si può immaginare di più infame e deprecabile. E se Panezio fosse un uomo tale da affermare che la virtù si deve praticare proprio perché essa è produttrice di utilità, come quelli che misurano le cose da desiderare o in base al piacere o in base alla assenza di dolore, sarebbe possibile per lui affermare che l'utilità contrasta qualche volta con l'onestà. 102. In secondo luogo anche presso Accio si legge: 'Hai violato la parola data? Chi, infatti, dovesse essere al corrente della salute, di una fuga, di ruberie, ne risponde in base all'editto degli edili. "Ma fu stolto, perché non solo non propose la restituzione dei prigionieri, ma anche dissuase dal farlo". L'esser tornato, difatti, sembra a noi straordinario adesso, ma in quei tempi non avrebbe potuto comportarsi diversamente; di conseguenza questa è una lode che va rivolta non all'uomo, ma ai tempi: i nostri antenati vollero che nessun vincolo fosse più saldo del giuramento per impegnare a rispettare la parola data. 37. Allora Canio: "Di grazia" disse "?" Questa richiesta riguarda quello che, poco fa, ho detto che poteva essere concesso onestamente da un giudice all'amico; giacché se si dovesse fare tutto ciò che vogliono gli amici, non tali dovrebbero ritenersi le amicizie, ma congiure. Questo parve utile, perché Egina, per la sua vicinanza, minacciava troppo il Pireo. 4. In primo luogo, tra due mali bisogna scegliere il minore: questa vergogna recava forse con sé tanto male, quanto ne recavano quelle torture? Quinto Scevola, pontefice massimo, diceva che hanno grandissima importanza tutti quei giudizi arbitrali, in cui s'aggiunge la clausola "in buona coscienza", e credeva che il significato della 'buona coscienza' avesse una grandissima estensione, e riguardasse le tutele, le associazioni, le procure, i mandati, le compravendita, gli appalti, le locazioni, in cui consiste la vita sociale. 49. 39. Bisogna, perciò, eliminare le furberie e quella malizia che vorrebbe sembrare prudenza, ma lontana da essa in modo enorme: la prudenza è, difatti, fondata sulla scelta dei beni e dei mali; la malizia antepone il male al bene, se è vero che è male tutto ciò che è immorale. Una definizione magnifica, com'è naturale in un uomo esperto in definizioni. A me, sinceramente, non sembrano oneste neanche le vere eredità, se sono ottenute per mezzo di lusinghe piene di malizia, con devozione non sincera, ma simulata. E quanti di più ne avrebbe, secondo te, quel re che con l'esercito del popolo romano oppresse proprio il popolo romano e costrinse ad essergli schiava quella città non solo libera, ma anche signora delle genti? Ma reticenze di tale specie non possono essere abbracciate dal diritto civile; quante lo possono, sono perseguite rigorosamente. Hy. Il senato stabilì che non si doveva pagare il riscatto, benché lo si potesse fare con un'esigua somma di denaro, perché fosse ben radicato nell'animo dei nostri soldati il concetto che bisognava vincere o morire. Infatti, in primo luogo, quale ruolo si assegnerà alla prudenza? Che fece egli, allora? Avendogli Canio promesso di venire, Pizio che, in qualità di banchiere, godeva credito presso tutte le categorie di persone, chiamò a sé dei pescatori, chiese loro di pescare il giorno dopo di fronte alla sua villa, e disse quanto desiderava che essi facessero. Pax Romana - Pax Americana: Die Frage nach dem gerechten Krieg. Book 1 Book 2 Book 3. Difatti quale testimone più autorevole andiamo cercando di uno dei più insigni cittadini romani, che affrontò volontariamente il supplizio per mantenersi fedele al dovere? Né, in verità, il fine del bene e del male, che deve essere semplice, può essere costituito dalla mescolanza e dal contemperamento di cose molto dissimili. Catone, che gli fu quasi coetaneo, scrisse che Publio Scipione, quello che per primo fu soprannominato l'Africano, era solito dire di non essere mai meno ozioso di quando era ozioso, e mai meno solo di quando era solo. Spergiurare, difatti, non significa giurare il falso, ma costituisce spergiuro il non mantenere quello che hai giurato 'secondo la tua coscienza', come dice un'espressione in uso presso di noi. Se un uomo onesto, per non morire di freddo, potesse spogliare del vestito Falaride, tiranno crudele e disumano, forse che non lo farebbe? Dunque, che un uomo sottragga qualcosa ad un altro e aumenti il proprio vantaggio con lo svantaggio di un altro è contro natura più della morte, della povertà, del dolore e di tutti gli altri mali che possono accadere al corpo o ai beni esterni: ciò infatti mina alle basi la convivenza umana e la società: [se infatti saremo così disposti da spogliare o violare un altro a causa del suo guadagno, di necessità si disgrega quella che è soprattutto secondo natura, cioè il legame tra gli uomini]. Io credo, dunque, che Panezio avrebbe trattato simili questioni, se qualche evento o qualche occupazione non gli avessero impedito l'esecuzione di questo suo progetto. Non si tratta, difatti, dell'ira divina, che non esiste, ma della giustizia e della fede; dice benissimo Ennio: 'O alma Fede, fornita d'ali, e giuramento di Giove'. Per ciò che riguarda, difatti, l'esempio di Falaride, la risposta è assai facile; non sussiste per noi alcun rapporto sociale coi tiranni; piuttosto vi è un estremo distacco; non è contro natura - se è possibile - spogliare dei suoi beni colui che è addirittura onesto uccidere, e tutto questo genere pestifero ed empio deve essere sterminato dalla comunità umana. 27. Può, dunque, qualche cosa essere utile, che sia contraria a questo coro di virtù? Sarebbe stato più utile, dunque, sia per Fabrizio, che in questa città fu come Aristide in Atene, sia per il nostro senato, che non disgiunse mai l'utilità della dignità, combattere il nemico con le armi o col veleno? Canio, preso dal desiderio, chiese insistentemente a Pizio che gli vendesse la villa. 11. Quam ob rem magnopere te hortor, mi Cicero, ut non solum orationes meas, sed hos etiam de philosophia libros,-CiceroneRhetorica De Officiis - Liber Primus 3 Panezio, dunque, che senza alcun dubbio ha disputato in modo molto preciso intorno ai doveri, e che io ho seguito in linea di massima, pur avendo apportato qualche correzione, fissa tre tipi di domande sulle quali gli uomini sono soliti riflettere e quindi decidere intorno al dovere: la prima, quando si è incerti se sia onesto o meno ciò di cui si tratta; la seconda se sia utile o no; la terza concerne il modo in cui ciò che ha l'apparenza dell'onesto contrasti con ciò che sembra utile. Forse per non agire indegnamente? 87. Preferirei che non avesse fatto una simile promessa e penso che ciò sarebbe stato indizio di serietà; ma dal momento che ha promesso, se riterrà vergognoso danzare, sarà più onesta la menzogna non prendendo niente dall'eredità che prendendola, a meno che non voglia destinare quel denaro a qualche grave necessità dello Stato, di modo che non sia turpe neppure danzare, per venire in aiuto della patria. Venuto a Roma, egli vedeva l'apparenza dell'utilità, ma, come dichiarano i fatti, la giudicò falsa: e si trattava di restare in patria, in casa propria con la moglie e i figli, conservere il grado della dignità consolare, giudicando la disgrazia patita in guerra come una cosa normale nella fortuna militare. 25. In realtà gli Stoici furono talmente d'accordo con lui, da ritenere che tutto ciò che è onesto è utile, e non è utile ciò che non è onesto. Che significa questo, se non che nulla è conveniente se non è lecito moralmente, anche se noi lo possiamo ottenere senza che alcuno ci smentisca? Quando, difatti, la decisione è lasciata al compratore, quale potrebbe essere la frode del venditore? Nobis enim persuasum esse debet, si omnes deos hominesque celare possimus, nihil tamen avare, nihil iniuste, nihil libidinose, nihil incontinenter (nobis) esse faciendum. Non l'ho mai data né la do ad alcuno sleale.'. 77. Non dobbiamo, tuttavia, trascurare i nostri interessi e affidarli agli altri, quando noi stessi ne abbiamo bisogno, ma ciascuno deve preoccuparsi della propria utilità, se ciò avviene senza recare ingiustizia ad altri. Si presentano spesso molte cause che turbano l'animo con l'apparenza dell'utile, non quando ci si chiede se si debba abbandonare l'onestà per le dimensioni dell'utilità - giacché questo è disonesto -, ma se si possa compiere in modo non disonesto ciò che sembra utile. Queste, all'incirca, sono le obiezioni rivolte a Regolo. Ma Tito Veturio e Spurio Postumio, consoli per la seconda volta, poiché, dopo l'infelice battaglia di Caudio e dopo che le nostre legioni furono mandate sotto il giogo, avevano stipulato la pace con i Sanniti, furono consegnati ad essi per aver agito senza l'approvazione del popolo e del senato. Quinto Scevola, figlio di Publio, avendo chiesto che di un fondo, che voleva acquistare, gli fosse indicato il prezzo definitivo e avendo ciò fatto il venditore, affermò di valutarlo di più ed aggiunse centomila sesterzi. 17. La frode, difatti, aggrava e non elimina lo spergiuro. Ci si chiede se debbano essere sempre mantenuti i patti e le promesse che, secondo la formula dei pretori, "non siano stati fatti né con la violenza né con la frode". Toward the end of the last century Cicero's work came under attack from several angles. Egli che, pur avendo compiuto grandissime imprese in guerra, tuttavia si sente dire da Aiace: 'Del giuramento, di cui egli fu promotore, come tutti sapete, solo tradi la fede. Coloro, poi, i quali affermano che si deve avere considerazione per i concittadini, ma non per i forestieri, spezzano il comune vincolo sociale del genere umano, soppresso il quale, la beneficenza, la generosità, la bontà e la giustizia sono sradicate sin dalle fondamenta; e coloro che distruggono queste virtù devono essere giudicati empi anche verso gli dei immortali. Tutti gli altri andarono chi da una parte, chi da un'altra; Mario si recò direttamente dagli scanni dei tribuni ai Rostri e da solo pubblicò quell'editto che era stato redatto in comune. né il compratore uno che giuochi al ribasso. Questi doveri, dunque, dei quali sto discutendo in questi libri, sono - secondo gli Stoici - cose oneste di secondo grado, non proprie solamente dei sapienti, ma comuni a tutto il genere umano. Ecco il significato di questo anello e di questo esempio: se nessuno dovesse venire a saperlo e non dovesse neppure sospettarlo, tu, compiendo qualche azione per desiderio di ricchezza, di potenza, di dominio, di piacere, lo faresti, se ciò fosse destinato a rimanere ignoto per sempre agli dei e agli uomini? Io mi sono trovato spesso in disaccordo anche col mio amico Catone; mi sembrava che sostenesse con troppa intrasigenza gli interessi dell'erario e del bilancio, e che negasse tutto ai pubblicani, molto agli alleati, mentre verso questi dovevano essere benefici, verso quelli comportarci come eravamo soliti fare con i nostri coloni, tanto più perché quella concordia di classi interessava la salute dello Stato. Nessuno fu mai più caro alla folla. Dunque, non nuoce chi, con una specie di sortilegio, fa in modo d'allontanare i veri eredi per mettersi al posto loro? Ma benché tutta la filosofia, o mio Cicerone, sia utile e fruttuosa, e nessuna sua parte sia incolta e trascurata, tuttavia nessuna sezione è più fertile e più ricca di quella che si occupa dei doveri, dalla quale sono dedotti i precetti di una vita coerente ed onesta. Uploaded by Bisogna risolvere questi casi, che abbiamo esposti non per porre domande, ma per poterli spiegare. Chi, dunque, viola un giuramento, viola la Fede, che i nostri antenati vollero stesse sul Campidoglio accanto a Giove Ottimo Massimo, come si dice in un'orazione di Catone. Per questo motivo non si può dubitare delle intenzioni di Panezio; si potrà forse discutere se a giusta ragione oppure no abbia aggiunto questa terza parte per trattare a fondo il dovere: infatti, vuoi che l'onesto sia il solo bene, come ritengono gli Stoici, vuoi che, come sembra ai vostri Peripatetici, ciò che è onesto sia il sommo bene - sicché tutti gli altri beni posti nell'altre piatto della bilancia abbiano appena un piccolissimo peso -, non si deve mettere in dubbio che l'utile non possa mai essere in conflitto con 1'onesto. Stesero di comune accordo un editto, in cui era indicata la pena e la relativa procedura giudiziaria, e decisero di presentarsi tutti insieme sui Rostri il pomeriggio. Forse qualcuno si rende colpevole di un delitto, se uccide un tiranno, anche se suo intimo amico? "Anzi, [ríbatterà quello], è necessario, se pure ti ricordi che tra gli uomini c'è, per natura, un vincolo sociale". Infatti che ciascuno preferisca acquistare per sé ciò che riguarda l'uso della vita anziché per un altro, lo si è ammesso, poiché non si oppone la natura; ma la natura non sopporta che con le spoglie degli altri aumentiamo le nostre sostanze, ricchezze e potenza. Ma a quale regno? Se qualcuno avesse dato ad un altro una farmaco per l'idropisia, ed avesse pattuito che costui, guarendo per mezzo di quel farmaco, non ne avrebbe più fatto uso in seguito, nel caso che fosse sopravvenuta la guarigione per merito di quel farmaco, e a distanza di qualche anno fosse nuovamente ricaduto nella stessa malattia, senza poter ottenere da colui, col quale aveva stipulato il patto, il permesso d'usare nuovamente la stessa medicina, che si dovrebbe fare? 5 risposte. Entrambi, se si giungerà alla dichiarazione del prezzo, non lo dovranno dichiarare più d'una volta. Non può esistere, difatti, né bontà, né generosità, né affabilità e tanto meno l'amicizia, se esse non sono ricercate di per sé stesse, ma commisurate al piacere e all'utilità. Vacilla o piuttosto è a terra la giustizia, e cosi tutte le virtù che si distinguono nella comunanza e nella società del genere umano. 75. Tutto ciò che, difatti, è stato giurato con la piena consapevolezza della sua opportunità, deve esser mantenuto; quello che è stato giurato in maniera diversa, se non viene mantenuto non costituisce spergiuro. 109. 101. Fino a quando oseranno dire che qualche cosa è utile, senza essere onesta? Quando domandiamo, che cosa farebbero se lo potessero celare, non domandiamo se possano celarlo, ma adoperiamo nei loro confronti - per così dire - degli strumenti di tortura, perché, se rispondessero che, sotto assicurazione d'impunità, farebbero quanto loro conviene, ammettano implicitamente d'essere dei malfattori, se invece lo negassero, ammettano che tutte le azioni turpi debbono essere evitate di per se stesse. Gli uomini sovvertono i fondamenti della natura nel separare l'utilità dall'onestà.